15 aprile 2022.
Venerdì santo – “Passione del Signore”.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 15 aprile 2022.
Dal Vangero secondo Giovanni – versetti scelti (Gv 19,25-35).
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.
Il Venerdì Santo la Chiesa non celebra l’Eucaristia, ma rimane in devoto raccoglimento davanti alla Croce del Signore, meglio ancora, davanti a Gesù Crocifisso. La lettura del “Passio” ha come punto culminante e centrale proprio il brano che abbiamo letto. Il credente, assieme a Maria Santissima, a Giovanni e alle Pie Donne, è invitato a restare sotto la croce, superando la tentazione di fuggirla, come hanno fatto quasi tutti gli apostoli e i discepoli. Questo significa far prevalere l’amore, che resta accanto e supera la paura e le minacce di una pressione sociale che indica la convenienza di uniformarsi alla maggioranza e di non esporsi in pochi a scelte coraggiose. Gesù potrebbe dirci: se mi amate solo quando è comodo, cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Modello di coloro che stanno sotto la croce è Maria Santissima, a cui Gesù affida il discepolo amato, ma anche tutti i credenti. E al discepolo viene affidata la Madre, perché la conservi nel cuore fra le persone più care. E’ un affidamento reciproco, che compie tutta la missione; è anche il desiderio più profondo di Gesù, che ha questa sete di salvezza di tutte le anime. Questo l’aveva capito bene Santa Teresa di Gesù Bambino: “Ho sete… queste parole accendevano in me un ardore sconosciuto e vivissimo… Volli dare da bere all’Amato, e mi sentii io stessa divorata dalla sete delle anime… da quelle dei grandi peccatori” (Mns. A 134).
Preghiamo.
Padre Onnipotente,
che nella passione del Cristo nostro Signore
ci hai liberati dalla morte,
così per l’azione del tuo Spirito,
fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Una buona e santa giornata a tutti voi!
commento di padre Pierluigi Canobbio
Comunità di Arenzano (GE)

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2° incontro Amici del Caffè (27/29 maggio)
al Monastero Santa Croce di Bocca di Magra (SP)

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