Tisana carmelitana dell’ 8-7-22

“Tisana carmelitana”
Pensiero serale
per la novena alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.

Cari amici,
prosegue la novena alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Ogni sera i frati carmelitani ci faranno compagnia con aneddoti e insegnamenti semplici, in forma di dialogo o intervista, tratti da alcuni santi carmelitani. E’ un aiuto per vivere questi nove giorni di preparazione e preghiera.

Trascrizione dell’audio inviato agli iscritti su Whatsapp e Telegram.

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Secondo giorno

con San Giovanni della Croce

Padre! Sono stanco. Possiamo fare una pausa?
Giovanni, siamo appena partiti!

Ma non doveva essere un cammino solo spirituale?
Penserai mica che le salite dell’anima siano senza fatiche? Conosci la “Salita del Monte Carmelo” di San Giovanni della Croce?

Certo! Conosco a memoria questo santo: “Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore”… “Dove non trovi amore, metti amore e ne ricaverai amore”. Ma a me piace quando dice: “Chi non ama è già morto”.
Oppure quando i frati volevano fermare la riforma dell’Ordine Carmelitano e, per sbarazzarsi di lui, l’hanno rinchiuso per nove mesi a Toledo senza messa, senza comunione, senza una bibbia… alcuni parlavano ad alta voce davanti alla sua porta perché sentisse frasi volontariamente scoraggianti: “Ormai la riforma è fallita”. San Giovanni tradusse il suo dolore in poesia, scrivendo opere bellissime, fino all’avventurosa evasione di notte, tagliando a strisce le coperte per fabbricarsi una corda, come gli aveva suggerito la Madonna in diverse apparizioni.

Beh, oggi ci andiamo piano prima di parlare di apparizioni. Per Giovanni fenomeni come le visioni non sono un dono da ricercare. E’ invece importante la purificazione (in quei 9 mesi di gestazione, San Giovanni è come rinato), per essere uniti a Dio, essere mossi dallo Spirito Santo alle opere buone, essere sempre nella volontà di Dio. Le preghiere di chi è unito a Dio raggiungono sempre l’effetto. Così erano quelle della Vergine Maria che, per grazia, agì sempre sotto la proposta di Colui che doveva ricoprirla con la sua ombra, cioè Dio. Giovanni mi guardi stupito?
Eh… non ti seguo tanto…

Allora, riprendiamo l’esempio usato da San Giovanni per spiegare quello che può avvenire in un’anima. Ogni oggetto fa un’ombra, giusto?
Giusto.

E la produce in base alla sua natura e le sue proprietà: se è opaco fa un’ombra scura. Se è trasparente e sottile, fa un’ombra chiara e sottile, giusto?
Giustissimo.

Così “l’ombra di tenebre sarà un’altra tenebra e l’ombra di luce sarà un’altra luce dello stesso genere”, dice il Santo. Produrre un’ombra è come proiettare un’immagine di sé. Quando Dio, che è luce, stende la sua ombra su Maria, Maria riflette la luce del suo Creatore.
Quindi la Madonna agiva spinta verso il bene perché era unita a Dio!

Sì! Per grazia, non per sua natura. Vedi come San Giovanni della Croce richiama l’attenzione a cose grandi! Giovanni della Croce, lui. E tu, Giovanni, di chi sei?
Giovanni! Giovanni, aspettami! Sei ripartito senza aspettarmi.

Vabbè… anche lui sente la spinta verso il bene, mi sa che il discorso lo continueremo domani… fino alla cima del Monte Carmelo, con Maria.

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Liturgia e canti
per la Madonna del Carmelo

Tre giorni
al Santuario di Arenzano

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