XVIII settimana del Tempo Ordinario.
di padre Stefano Molon.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 3 agosto 2022.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 15,21-28)
In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
Non sappiamo perché stavolta Gesù si sia ritirato, con i suoi discepoli, come dice il vangelo di oggi, in una regione pagana. Forse è stanco della mancanza di fede dei suoi compaesani, che non sanno vedere nel suo agire, nei suoi miracoli, nelle sue parole, il dito di Dio, ma che lo provocano per metterlo alla prova?
Ed ecco una mamma lo segue e domanda il miracolo per la figlia malata e tormentata da un demonio. La donna, una pagana, ha certamente sentito parlare dei miracoli di Gesù e delle guarigioni da lui ottenute. A lei probabilmente Gesù non interessa: cerca in lui il guaritore che le scacci il demonio che fa tanto soffrire questa figlia. Gesù con lei è duro fin dall’inizio: prima non le rivolge neppure l’attenzione, poi la paragona a un cane, a cui non merita dare il cibo destinato ai figli.
Lontani dal giudicare, scandalizzati, questo agire del Signore, o dal cercare spiegazioni ad esso, o dal fare finta di nulla, accettiamo che non ci è possibile sempre capire tutto, che Dio ci sorpassa. Crediamo che Gesù ci ama tutti, e certamente anche questa donna, di un amore grande e divino, e che non compete a noi di insegnargli cosa fare. La donna infatti non si scoraggia, né si mostra offesa. Al contrario, nasce in lei la fede; la fiducia in Gesù cresce fino a ottenere il miracolo. Gesù, toccato profondamente, la loda: “Donna, grande è la tua fede. Avvenga per te come desideri”. Gesù certo agisce così per il bene di questa donna e il risultato è magnifico, e sfocia nella guarigione della figlia e nell’elogio che Gesù fa della sua fede.
Impariamo da questa donna la fede semplice e schietta di chi non pone tante domande ma, anche nelle situazioni più dolorose e incomprensibili, si affida a Dio e crede che Lui solo sa e vuole il vero bene per ognuno di noi.
Preghiamo.
Mostra la tua continua benevolenza, o Padre,
e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida;
rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
A tutti voi auguro una giornata piena di fiducia nel Signore Gesù.
padre Stefano Molon
Comunità di Baoro (Rep. Centrafricana)

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