Caffè di sabato 24 settembre 2022

XXV settimana del Tempo Ordinario.
Memoria di Santa Maria in sabato.
di padre Marcello Bartolomei.

Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 24 settembre 2022.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9, 43b-45).

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Il Vangelo ci dice che proprio quando la gente era ammirata, entusiasta di Gesù, di quello che diceva e del bene che compiva, Gesù lanciò una messa in guardia, come una doccia fredda: “Il figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini”.

Cosa voleva dire Gesù con queste parole, che per loro erano così misteriose, da non capirne il senso? Erano misteriose, sì, ma non lasciavano presagire nulla di buono. Anzi, i discepoli erano talmente colti di sorpresa nel pensare a qualcosa di minaccioso, che non avevano il coraggio di chiedere spiegazioni. Facevano quasi finta di non aver ascoltato. Effettivamente non si sbagliavano. Proprio quando Gesù era al culmine del successo che riscuoteva presso la gente, lui stesso diventava un uccello di malaugurio. Come era possibile tutto ciò? Chissà quanti castelli in aria la gente stava costruendo attorno a lui, pensando al fatto che si sentivano privilegiati di essere suoi discepoli, di trarne dei benefici… Tutto sta però per sgretolarsi, come castelli di sabbia. Non potevano crederci, non erano ancora abituati a sentire questo tipo di discorsi, che dovevano invece ancora sentire altre volte. È come vedere dei cavalloni che pur essendo ancora lontani dalla riva, si avvicinano a poco a poco e diventano sempre più minacciosi. Ricordiamo la reazione dell’apostolo Pietro, quando Gesù parlò della sua passione in modo chiaro e lui gli dichiarò: Non sia mai, Signore! Non è possibile!

Ma Gesù diceva loro la verità, perché aveva davanti agli occhi il suo destino. Nel suo destino era prevista la passione e la morte per le mani degli uomini. Tutto era scritto nelle Scritture, e Gesù non faceva altro che compiere quello che era scritto, per compiere la sua missione di salvezza, di redenzione degli uomini, cominciando da coloro che lo stavano per tradire, per fargli del male, per condannarlo a morte.

Certi discorsi non piacciono a nessuno, tutti vorremmo non sentirli, non immaginarli. Eppure possono presentarsi anche a noi o ai nostri cari, come succede a tante persone nel mondo. Quale deve essere il nostro atteggiamento? Semplicemente continuare il cammino dove il Signore ci chiama, dove dobbiamo compiere la sua volontà per il nostro bene e per quello degli altri, e imitare semplicemente Gesù, che dice: “Prendete la vostra croce e seguitemi”. Gesù è la verità e la vita, la vita eterna, e se ci invita a seguirlo è per ottenerci la vita eterna. Non dobbiamo seguirlo con il broncio, con lamentele, ma dobbiamo essere onorati di seguirlo. Le scelte le fa lui, anche se al nostro sguardo si serve degli uomini. Così è successo per lui.

Occorre seguire Gesù, ma seguirlo con amore, mettendo l’amore in tutto, in tutte le circostanze. È questo l’amore di cui parlava S. Teresa di Gesù Bambino, l’amore anche nelle cose più insignificanti, accettando per amore le “punture di spillo” che ci capitano ogni giorno. E’ non lasciarsi sfuggire le occasioni di offrire a Gesù le pene di ogni giorno. Una volta si insegnava ai bambini a offrire a Gesù “i fioretti”. Ecco, anche noi dobbiamo fare così.

Preghiamo.
Gesù, afferro le occasioni che si presentano ogni giorno,
per compiere azioni ordinarie in un modo straordinario.
Gesù, io non aspetterò, vivo il momento presente, colmandolo di amore,
come te, Gesù, che hai fatto sempre ciò che piace al Padre tuo.
Ogni minuto voglio dirti: Gesù, ti amo,
la mia vita è sempre una “nuova ed eterna alleanza” con te.
Ogni minuto voglio cantare con tutta la Chiesa:
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Amen.

(Card. Francesco-Saverio Nguyen Van Thuan, 16 agosto 1975, durante la prigionia)

Una buona e santa giornata a tutti.

padre Marcello Bartolomei
Comunità di Bouar – S. Elia (Rep. Centrafricana)

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