di padre Carlo Cencio
– Comunità di Arenzano (GE) –
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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 21 dicembre 2022.
IV settimana del Tempo di Avvento.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 39-45).
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
In questi giorni, poco prima di Natale, la liturgia ci parla abbondantemente di Maria, la Madre del Salvatore, che tramite lei sta arrivando in mezzo a noi. E oggi ci presenta vivamente la visita di Maria, ormai incinta del Verbo Incarnato, alla cara Elisabetta; è ritenuta sterile, e invece è pronta ad essere mamma del “Precursore” di Gesù: Giovanni il Battista.
Elisabetta e suo marito Zaccaria abitavano ad Ain-Karim, a circa 120 km da Nazareth, sulle colline attorno a Gerusalemme. Maria vi sarà arrivata in carovana, accompagnata da qualche fedele parente. E Luca ci fa notare che appena Elisabetta ebbe udito il suo saluto, il bambino le sussultò nel grembo. E’ un segno di grande gioia da parte del piccolo di sei mesi, per l’incontro con il piccolissimo Gesù nel grembo di Maria. E sempre l’evangelista Luca fa notare che Elisabetta fu colma di Spirito Santo: tanto colma, che per prima arrivò a capire che quella giovanissima cugina Maria era la madre del suo Signore. E glielo confessa con umiltà, grazie a quel sussulto. Non solo, ma dichiara Maria beata, perché ha creduto subito al mistero rivelato dall’arcangelo Gabriele… forse pensando a suo marito Zaccaria tentennante all’annuncio dell’angelo e rimasto muto fino a quel momento. Accettiamo con prontezza la volontà di Dio in noi e anche il nostro cuore sussulterà di gioia.
Preghiamo.
Esaudisci con bontà le preghiere del tuo popolo, o Padre,
perché coloro che si rallegrano
per la venuta del tuo Figlio unigenito nella nostra carne
possano giungere al premio della vita eterna
quando verrà nella gloria.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
Buona giornata a tutti voi!
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