Caffè di venerdì 17 febbraio 2023

di padre Marco Pesce
– Comunità di Bouar – S. Elia (Rep. Centrafricana) –

***

Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 17 febbraio 2023.

VI settimana del Tempo Ordinario.

Dal Vangelo secondo Marco (8,34-9,1).

In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio giungere nella sua potenza».

Dopo aver parlato chiaro con Pietro, Gesù si rivolge alle altre persone che erano con lui, a me, a te che stamattina stai prendendo il caffè. Trascorrono i secoli, le civiltà nascono, crescono e muoiono, il Vangelo le attraversa e continua a parlare all’uomo, che, in fondo, non cambia mai. Gesù continua a toccare le nostre vite, continua ad attirarci. Quando l’evangelista ha composto il Vangelo, i nostri antenati credenti della prima generazione avevano fatto esperienza del martirio di sangue, e la cosa non si è mai fermata, dove più dove meno. Gesù non sta parlando di generiche “croci quotidiane” da portare con amore: sta alludendo alla persecuzione fisica, alle torture, ai patiboli. Certo, nella maggior parte dei casi, non dobbiamo affrontare minaccie alla nostra vita; perciò è cosa buona interpretare anche gli ostacoli quotidiani come “croci” da portare con amore, offrendo a Gesù per il bene delle anime. Il tema della vergogna, sul quale Gesù parla severamente, è sempre molto attuale; un’anima che ama il Signore non può non provare almeno un po’ di angoscia al pensiero che le possa accadere di vergognarsi di Gesù; o compassione per quelle anime che lo hanno fatto.

E noi, siamo fieri di Gesù? Se ci capitasse ancora di dubitare di lui, di trovarci a disagio di fronte al Vangelo, prendiamoci questa giornata per mettere a fuoco questo problema, per decidere di parlarne con qualcuno. Preghiamo per aver la forza di scegliere anche oggi Gesù, per ritrovare la fiducia nel Vangelo, il quale, se appare esigente, è perché siamo malati bisognosi del medico. Facciamo degli atti di fede, di speranza, di carità lungo tutta la giornata, nei momenti in cui siamo soli, come anche quando siamo con gli altri. Riempiamo di presenza di Dio la nostra mente, per disporla a pensare e valutare secondo il cuore di Gesù.

Preghiamo.
O Dio, che hai promesso di abitare
in coloro che ti amano con cuore retto e sincero,
donaci la grazia di diventare tua degna dimora.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Una buona e santa giornata a tutti voi!

***

Ricevi ogni mattina il testo del Caffè sulla tua email:

***

Visita i nostri siti:

***

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: