Caffè di giovedì 27 aprile 2023

di fra Yarek Sulàk
– Comunità di Arenzano (GE) –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 27 aprile 2023.

III settimana del Tempo di Pasqua.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 44-51)

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

“Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre”. Come parola chiave di questo brano, ho scelto la parola “attrazione”. Normalmente ci attragono le cose belle, piacevoli. E il Padre vuole che lo seguiamo così, come qualcuno che ci può fare liberi, che ci può fare felici. Non vuole figli che stanno con lui per necessità oppure per abitudine. Non dice “vi conduco”, come un leader o un capo che dà ordini. Vuole figli che si mettono in ascolto e si lasciano attrarre.

L’attrazione del Padre non è una forza brutale, ma delicata. La teologia chiama questa attrazione “grazia”. San Francesco di Sales a proposito ha scritto: «La grazia ha forza, non per costringere, ma per attirare il cuore; possiede una santa violenza, non per violare, ma per rendere amorosa la nostra libertà; agisce con forza, ma tanto soavemente che la nostra volontà non rimane schiacciata sotto un’azione così potente; ci spinge, ma non soffoca la nostra libertà: per cui ci è possibile, di fronte a tutta la sua potenza, consentire o resistere ai suoi movimenti, a nostro piacimento» (S. Francesco di Sales, Trattato dell’amore di Dio, II, 12).

Anche papa Francesco ci esorta a dispiegare le ali alla brezza di Dio, e quindi ad abbandonarci con fiducia al suo amore e a cooperare con lui alla creazione del mondo (Lett. ap. Totum amoris est). Lasciamoci dunque attrarre dalla grazia del Signore.

Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno, che in questi giorni pasquali

ci hai rivelato in modo singolare la grandezza del tuo amore,
fa’ che accogliamo pienamente il tuo dono,
perché, liberati dalle tenebre dell’errore,
aderiamo sempre più agli insegnamenti della tua verità.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Una santa e buona giornata a tutti voi!

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