Sabato fra l’ottava di Pasqua.
Beata Teresa Maria della Croce (“Bettina” Manetti).
di padre Carlo Cencio.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 23 aprile 2022.
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 16,9-15).
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».
Questo passaggio del Vangelo di Marco lo troviamo nell’ultimo capitolo del suo Vangelo, cioè nella parte finale. Gli studiosi o esegeti dicono che è certamente ispirato e canonico, ma che facilmente non è stato scritto da Marco stesso. La ragione è che non si trova in certi manoscritti molto importanti come il Vaticano o il Sinaitico. Tuttavia era conosciuto fin dal II secolo e citato da Taziano e da S. Ireneo. Inoltre lo si trova nella stragrande maggioranza dei manoscritti greci e altri. E’ una autentica reliquia della prima generazione cristiana, anche se non fosse di Marco. In questo testo troviamo come un riassunto sommario delle apparizioni del Cristo risorto, la cui redazione è sensibilmente diversa dallo stile di Marco, concreto e pittoresco, come ricorda la bella nota della Bibbia di Gerusalemme.
Certo noi conosciamo bene l’apparizione a Maria di Magdala perché ce la racconta Giovanni nel suo Vangelo. Egli ci presenta la Maddalena là vicino alla tomba nella speranza di poter trovare il corpo di Gesù portato via dal sepolcro. Ma Gesù si fa conosce al primissimo mattino, chiamandola per nome. Allora lei cerca di trattenerlo baciandogli i piedi. Ma Gesù la invia agli Apostoli ad annunciare loro la sua risurrezione.
Poi ci ricorda i due discepoli di Emmaus che scoprono Gesù risorto, dopo una bella camminata con Lui, proprio mentre benedice e spezza il pane, sparendo subito dopo. Luca ci dice che pieni di gioia tornarono a Gerusalemme per annunciarlo agli altri, che non li stavano neppure ad ascoltare…
E qui nel testo di Marco troviamo: “Alla fine apparve agli Undici, mentre erano a tavola e li rimproverò per la loro incredulità…” ecc.
Da tutto questo si vede quanto sia stato difficile credere e accettare quella unica e assoluta realtà: la Risurrezione di Gesù, anche se lui stesso l’aveva già annunciata tre volte. Gli Apostoli non sono proprio stati dei facili creduloni, ma poi hanno pagato con la vita questa verità e questa fede, che noi abbiamo ricevuto da loro. E noi – possiamo chiederci – come la testimoniamo?
Preghiamo.
O Padre, che nella tua immensa bontà
estendi a tutti i popoli il dono della fede,
guarda i tuoi figli di elezione,
perché coloro che sono rinati nel Battesimo
siano rivestiti dell’immortalità beata.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
Buona giornata a tutti voi.
padre Carlo Cencio
Comunità di Arenzano (GE)

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