Caffè di mercoledì 25 maggio 2022

Mercoledì della VI settimana di Pasqua.
Memoria di Santa Maria Maddalena de Pazzi, carmelitana.
di padre Piergiorgio Ladone.

Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 25 maggio 2022.

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 16, 12-15).

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Il Vangelo che abbiamo ascoltato prosegue la lettura del capitolo 16° di Giovanni: il grande discorso di Gesù ai suoi apostoli durante l’ultima cena prima di congedarsi da loro. L’argomento fondamentale che riguarda, o dovrebbe riguardare, anche tutti noi è il desiderio di preparare i suoi alla esperienza della sua presenza del tutto nuova nella loro vita, grazie allo Spirito Santo che lascerà loro in dono. Una presenza certo non visibile agli occhi umani, ma non per questo meno forte, anzi! Il compito dello Spirito Santo sarà proprio quello di “confermare” attraverso gli accadimenti della vita ciò che i suoi discepoli hanno visto e udito, cioè le sue azioni e le sue opere, rendendolo così sempre vivo. Abbiamo già appreso in questi giorni, a partire da domenica, diverse funzioni specifiche dello Spirito Santo: il suo essere al nostro fianco per insegnare e ricordare, ossia per imprimere nel nostro cuore la sua Parola, entusiasmandoci ad essa, e per abilitarci alla sua testimonianza.

Oggi veniamo a conoscenza invece di due motivazioni, legate tra di loro, per cui Gesù ci dona il suo Spirito, la sua forza: guidarci verso la conoscenza esperienziale della Verità, aiutandoci a portarne il peso. Sì, perché la Verità ha il suo peso. Non nel senso però che spesso pensiamo di una volontà di Dio nei nostri confronti che ci tocca accettare con rassegnazione. Ma neppure soltanto identificandola unicamente con la Croce, che comunque è pur sempre quel “giogo” che è “soave” proprio grazie alla forza che ci dona Gesù. Il peso della Verità sta piuttosto nel Mistero che essa contiene, che è davvero notevole, perché è il progetto che Dio ha sul mondo e sulla vita di ciascuno; progetto che richiede di essere condiviso se si vuole essere salvati, ossia pienamente realizzati. In questo senso, quindi, il Mistero non è ciò che non conosciamo, ma ciò che opera Dio nel cuore dell’uomo che si apre a Lui guidandolo a fare l’esperienza della Verità del Suo Amore, scoprendo in questa Verità la vera conoscenza di Lui. Una conoscenza che, naturalmente, non basta mai e alla quale non possiamo approdare solo con la nostra buona volontà, né con le sole nostre forze. Per questo Gesù ci lascia il suo Santo Spirito, per aiutarci ad aprire il nostro cuore all’esperienza del Suo Amore e per sorreggerci nella fatica di portare il peso della responsabilità della nostra risposta. Chiediamo allora allo Spirito Santo di scendere su di noi per donarci la sua luce, la sua forza e la sua gioia.

Preghiamo.
O Dio, che ci chiami a celebrare nella fede
la risurrezione del tuo Figlio,
fa’ che possiamo rallegrarci con Lui
insieme ai tuoi santi nel giorno della sua venuta.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Una buona e santa giornata a tutti!

padre Piergiorgio Ladone
Comunità di Arenzano (GE)

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2° incontro Amici del Caffè (27/29 maggio)

al Monastero Santa Croce di Bocca di Magra (SP)

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