Venerdì della XI settimana del Tempo Ordinario.
di padre Davide Sollami.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 17 giugno 2022.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6, 19-23).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
Gli occhi sono importanti, anche nel Vangelo, dove Gesù ci insegna che “la lampada del corpo è l’occhio”. Allora la guarigione degli occhi non è un fatto riservato a pochi miracoli che ridanno la vista ai non vedenti, come ad esempio il miracolo del cieco nato, ma è per tutti coloro che vogliono avere uno sguardo luminoso. E come si fa? “Tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede” ci suggerisce l’autore della Lettera agli Ebrei (Eb 12, 1-4).
“I miei occhi diventino
del tuo lume splendenti:
solo per te desidero serbarli”.
Così recita una strofa del “Cantico Spirituale” dell’Anima al suo Sposo, scritto da S. Giovanni della Croce. E Santa Teresa d’Avila creava piccoli “paradisi in terra” dove le sue sorelle si aiutavano reciprocamente a “vedere Dio” fin da questa terra, con gli occhi limpidi della fede e col fuoco della carità.
Tutti siamo chiamati a scegliere nella nostra vita ciò che non passa, ciò che conta. Ma per accorgerci di cosa sia giusto e buono è importante avere occhi per vedere bene le cose. Questo è il significato più profondo della purezza. Non è solo una questione che riguarda la nostra affettività o sessualità, ma anche la capacità di guardare ogni cosa con la giusta luce: “La lucerna del corpo è l’occhio”. Per questo “i puri di cuore vedranno Dio” (Mt 5, 8).
In questo Vangelo, Gesù di dà un secondo avviso: “Dov’è il tuo tesoro, sarà il tuo cuore”. La banca dove abbiamo depositato il nostro cuore è sicura? Rende buoni frutti? Scopriamo dove è attirato il nostro cuore. C’è un luogo sicuro dove il nostro cuore può fruttare cento volte tanto. Questo posto è l’amore di Dio.
Preghiamo.
O Padre, rivolgi i nostri cuori a te, sorgente della carità,
perché ci preoccupiamo di cercare gli unici tesori che rimangono,
quelli dell’amore verso i fratelli e verso di Te
che colmerai ogni nostra attesa.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
E su tutti voi che ricevete, ascoltate e condividete il Caffè Carmelitano, ad oggi più di 7.000 iscritti, invoco la benedizione di Dio perché vi accompagni durante questa giornata.
padre Davide Sollami
Comunità di Arenzano (GE)

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