“Tisana carmelitana”
Pensiero serale
per la novena alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.
Cari amici,
prosegue la novena alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Ogni sera i frati carmelitani ci faranno compagnia con aneddoti e insegnamenti semplici, in forma di dialogo o intervista, tratti da alcuni santi carmelitani. E’ un aiuto per vivere questi nove giorni di preparazione e preghiera.
Trascrizione dell’audio inviato agli iscritti su Whatsapp e Telegram.
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Ottavo giorno
con il Beato Maria Eugenio di Gesù Bambino
Padre, ma dove mi hai portato? In una selva oscura?
In effetti, Giovanni, non hai tutti i torti.
Ah, ma allora torniamo indietro!
Eh no, hai citato Dante e non l’hai citato a caso, quando lui usa quell’espressione “selva oscura” deve attraversarla, uscirne, tornare a rivedere le stelle, la luce, giungere al paradiso. Sai, nella vita, di fronte alle avversità, al buio di certe selve, ci verrebbe voglia di tornare indietro, di scappare, invece solo se le attraversi puoi crescere e giungere alla luce, a tornare a vivere veramente.
Tu e il sommo poeta avrete anche ragione, ma io ho paura, qui siamo soli, tu poi non hai nemmeno un coltello per difenderci, torniamo indietro.
Giovanni, aspetta dove scappi? Tu conosci un po’ i santi carmelitani, giusto? Tutti ci insegnano che la notte va attraversata, perché nella notte non si è soli, c’è Dio.
Ah sì?
Sì, hai mai sentito parlare di un certo beato Maria Eugenio di Gesù Bambino?
Credo di sì, è quello che è diventato beato qualche anno fa’, se non sbaglio. Alcuni dei miei compagni grandi del seminario sono andati a Notre Dame de Vie, l’Istituto che lui ha fondato. È lui?
Giovanni, ma quante ne sai? È morto il 27 marzo 1967 al Santuario di Notre Dame de Vie ed è stato beatificato ad Avignone nel 2016.
Ma Notre Dame de Vie significa Nostra Signora della Vita?
Sì, è un Santuario e un Istituto dedicato a Maria, e proprio di Lei il beato parla in diversi suoi scritti. Uno di questi fa proprio al caso nostro. Dice così: “Colui che avanza nella notte dello spirito deve scorgere, fra le sue tenebre, Maria. Le anime che si trovano nelle angustie della notte sono nelle più diverse sofferenze, e il cuore materno di Maria non può restare insensibile. Il ricordo della ricerca ansiosa di Gesù al ritorno da Gerusalemme, deve obbligarla a chinarsi verso coloro che sopportano la prova della notte. Queste anime sono nelle tenebre, e mai quanto nelle tenebre brilla la stella di Maria. Il suo compito provvidenziale le impone di essere l’astro che rischiara la notte dello spirito”. Mi hai ascoltato bene?
Sì, sì.
Allora ti fidi? Andiamo avanti? Anche perché non deve mancare molto alla vetta.
Ok, Padre, ma io voglio vedere quella stella, speriamo ci protegga e vegli davvero su di noi. Ma la vedremo?
La vedremo, la vedremo, hai sentito che cosa dice il beato Maria Eugenio? È la vocazione di Maria essere quell’astro che rischiara, e Lei è la serva fedele, non mancherà!
Allora andiamo… Come sei lento!!!
Aspetta, arrivo arrivo!
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