Caffè di lunedì 8 agosto 2022

XIX settimana del Tempo Ordinario.
Memoria di San Domenico, presbitero.
di fra Francesco Palmieri.

Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 8 agosto 2022.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 17, 22-27).
 
In quel giorno, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

Nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze, sulle pareti della cappella Brancacci, agli inizi del ‘400 il pittore Masaccio decise di inserire anche questa scena particolare, all’interno del ciclo di affreschi che doveva raffigurare la vicenda di Pietro e la nascita della Chiesa. In questa scena ciascuno di noi, fedeli battezzati, discepoli di Gesù, può mettersi nei panni di Pietro che, pur vicino al Maestro con il cuore, ha anche la mente impegnata nel cercare di risolvere gli inghippi della vita quotidiana, come la difficoltà nel pagamento di una tassa non prevista, a causa della mancanza di denaro. Gesù, attraverso il prodigio del pesce, dimostra come il suo essere Figlio obbediente del Padre celeste apre le porte nella maniera più impensata.

Chi è pienamente figlio non si preoccupa di nulla, perché sa che può ricorrere al Padre, che nella sua divina provvidenza, può tutto. Chi è pienamente figlio sa anche che è chiamato a partecipare attivamente all’opera del Padre nella piena offerta di sé. E Gesù lo afferma senza remore, che il suo cammino lo sta conducendo alla croce, ma in vista della risurrezione. Questa tensione verso il Golgota è rappresentata da Masaccio nel suo affresco attraverso un palo di legno che spunta dal suolo:  la croce sta crescendo. E in questo itinerario Gesù ci guida, ci accompagna. Il tributo per proseguire il cammino è per entrambi, per lui e per Pietro, per lui e per ognuno di noi.

Preghiamo.
Guida e proteggi, o Signore, la tua Chiesa
per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico:
egli, che fu insigne predicatore della tua verità,
sia nostro intercessore davanti a te.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Una buona e santa giornata a tutti voi!

fra Francesco Palmieri
Comunità di Arenzano (GE)

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