XXVI settimana del Tempo Ordinario.
Memoria di San Girolamo, presbitero e dottore della Chiesa.
di fra Matteo Colzani.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 30 settembre 2022.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 10, 13-16).
In quel tempo, Gesù disse: «Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».
La predicazione e la testimonianza dei discepoli del Signore è la continuazione, il prolungamento della sua stessa parola. Gesù è la Parola del Padre donata agli uomini. Sia l’ascolto che il disprezzo, le due reazioni possibili a questa Parola, vanno valutati sempre in rapporto a lui: se i discepoli parlano facendo realmente risuonare la Parola di Dio, divengono suoi strumenti, e possono anche essere disprezzati, perché la Parola può essere rifiutata.
Il discepolo del Signore, quindi, parla unicamente perché è Gesù, il suo maestro, che vuole parlare. Il discepolo non ha altro desiderio nel cuore che l’ascolto del suo Maestro e che quello che dice venga ascoltato. Se vi è questa unità, la Parola si diffonde e porta frutto. Oppure viene rifiutata, perché questo è possibile nella nostra libertà. Ma il discepolo, pur cercando di rendere comprensibile al meglio la Parola, non cerca il consenso delle persone, né lascia che il messaggio del suo Maestro sia piegato, distorto e reso ambiguo per un successo personale o per piacere di più. Il discepolo semplicemente ascolta le parole del Maestro, le vive e le testimonia, spesso anche solo con la vita.
San Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa, che visse nel quarto secolo, agli inizi della storia della Chiesa, ha tradotto l’intera bibbia in latino. Egli era un profondo conoscitore perché ascoltatore di Dio che parla al cuore di ciascuno di noi. Chiediamogli che ci aiuti a metterci ogni giorno in ascolto di quello che il Signore ha da dirci, nella Parola di Dio, quella scritta e quella che Egli opera nella vita quotidiana di ciascuno di noi.
Preghiamo.
O Dio, che hai dato al santo presbitero Girolamo
un amore soave e vivo per la Sacra Scrittura,
fa’ che il tuo popolo si nutra sempre più largamente
della tua parola e trovi in essa la fonte della vita.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
Una buona e santa giornata a tutti.
fra Matteo Colzani
Comunità di Torino

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