XXXI settimana del Tempo Ordinario.
di padre Marco Poggi.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 31 ottobre 2022.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 14, 12-14).
In quel tempo Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Quanto è esigente il Signore, e quanto ci spiazza! Oggi Gesù ci chiede di entrare nella logica della gratuità, una gratuità totale e disinteressata.
Molto spesso nella nostra vita, in tutto quello che facciamo, cerchiamo più o meno una ricompensa, un interesse, un vantaggio, un qualcosa in cambio, almeno un ringraziamento, una carezza, un sorriso, un complimento.
Oggi, invece, Gesù ci invita a cambiare mentalità e atteggiamento, a spostare il nostro baricentro, a uscire dall’egocentrismo, a vedere le cose da un’altra prospettiva, la prospettiva del dono, la logica della gratuità, delle mani vuote: le nostre mani che possono essere piene, giusto il tempo per accogliere o prendere qualcosa per darlo, distribuirlo o offrirlo agli altri.
In questo ultimo giorno del mese di ottobre, mese missionario, Santa Teresina, patrona delle missioni, ci può essere di esempio e ci può aiutare a crescere in questa logica del dono, del dare tutti noi stessi a Dio e a chi ci sta accanto.
Preghiamo.
(dall’«Atto di offerta all’amore misericordioso di Dio» di S. Teresina)
Mio Dio! Trinità beata, desidero amarvi e farvi amare,
lavorare per la glorificazione della santa Chiesa,
salvando le anime che sono sulla terra
e liberando quelle che sono nel purgatorio.
Desidero compiere perfettamente la vostra volontà.
Dopo l’esilio della terra, spero di venire a godervi nella patria,
ma non voglio ammassare dei meriti per il cielo,
voglio lavorare solo per vostro amore,
con l’unico scopo di farvi piacere,
di consolare il vostro Sacro Cuore
e di salvare anime che vi ameranno eternamente.
Alla sera di questa vita, comparirò davanti a voi a mani vuote,
perché non vi chiedo, Signore, di contare le mie opere.
Tutte le nostre giustizie hanno macchie ai vostri occhi.
Voglio perciò rivestirmi della vostra giustizia
e ricevere dal vostro amore il possesso eterno di voi stesso.
Non voglio altro trono e altra corona che voi, o mio Amato!
Una buona e santa giornata a tutti!
padre Marco Poggi
Comunità di Bozoum (Rep. Centrafricana)

***
Ricevi ogni mattina il testo del Caffè sulla tua email:
***
Visita i nostri siti:
***
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.