Caffè di martedì 1 novembre 2022

di fra Gian Paolo Aguas
– Comunità di Genova –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 1 novembre 2022.

Solennità di tutti i santi.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5, 1-12a).

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Cari amici, oggi si fa ricorrenza di tutti i Santi. È un giorno in cui la Chiesa vuole ricordare a quale meta è chiamato ogni cristiano, ossia la beatitudine eterna, e lo fa attraverso la memoria di coloro che hanno seguito il Signore. Nell’anno liturgico si fa memoria dei Santi e, dato che sono tantissimi, non sempre possiamo festeggiarli uno a uno. Così oggi si vuole chiedere l’intercessione di tutti i Santi.

La parola di Dio descrive chi sono i beati, ossia coloro che raggiungono la felicità eterna. È un paradosso quello pronunciato dal Signore: ma come si può essere felici, se si è nel dolore e se si soffre? Come posso essere felice, se sono insultato e sono trattato ingiustamente?

La verità è che non si è felici perché si sta soffrendo, o perché si stanno vivendo delle difficoltà, ma si è felici solo se si è capaci di vivere quelle difficoltà e quei problemi con la consapevolezza che tutto ciò passa, o meglio, che tutto ciò è un passaggio per trovare la nostra ricompensa nei cieli.

Il Signore propone uno stile di vita, non una soluzione che ci evita i problemi. Cristo propone uno stile semplice, paziente, misericordioso e puro. Senza negare e nascondere i nostri limiti, ma attraverso quello che siamo, cioè un dono, Egli vuole fare un capolavoro con la nostra esistenza. I Santi ci ricordano che non servono delle particolari doti per raggiungere la beatitudine, ma serve una fede grande, che ci permette di credere di più in noi stessi, perché siamo amati da Dio, e trasforma il nostro ordinario in straordinario.

Oggi non ci viene chiesto di fare prodigi, ma di diventare dei prodigiosi santi che consacrano la propria vita e la propria quotidianità a Gesù, ricordando che il miracolo più bello è quello di essere consapevoli di un amore infinito: quello di Dio. Solo attraverso questa consapevolezza saremo segni eclatanti della risurrezione di Cristo. Che i Santi intercedano per noi e accompagnino i nostri passi verso la vita eterna!

Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno, che ci doni la gioia
di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi,
concedi al tuo popolo,
per la comune intercessione di tanti nostri fratelli,
l’abbondanza della tua misericordia.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Una buona e santa giornata a tutti!

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