Caffè di mercoledì 2 novembre 2022

di fra Régis Temanda
– Comunità di Bouar – S. Elia (Rep. Centrafricana) –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 2 novembre 2022.

Commemorazione di tutti i fedeli defunti.

Dal vangelo secondo Giovanni (6, 37-40).

In quel tempo, Gesù disse alla folla: “Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.

Per raggiungere facilmente e sicuramente la meta di un viaggio è necessario avere un mezzo sicuro, una guida affidabile, e scegliere la strada giusta. La nostra vita sulla terra è un viaggio il cui mezzo è la fede nel Figlio, la guida sicura e la strada è il Figlio stesso, e la destinazione è la vita piena, quella eterna che Dio Padre ci vuole dare attraverso il suo Figlio.

Non dobbiamo pensare che la vita eterna cominci soltanto dopo la morte. Essa comincia già sulla terra, se vediamo il Figlio e crediamo in lui. È ciò che Gesù ci rivela quando afferma che la volontà del Padre suo sta nel fatto che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna e che lui lo risusciti nell’ultimo giorno.

Vedo il Figlio ascoltando con fede la sua parola, meditando sulle opere che egli ha compiuto durante la sua esistenza terrena, considerando con affetto la sua sacra umanità, ma soprattutto adorandolo nel Santissimo Sacramento e amandolo nei miei fratelli e nei poveri. Questo significa vedere il Figlio, cioè riconoscerlo presente ed operante nella sua Parola, nei Sacramenti e nel prossimo.

Ma non basta vedere il Figlio, occorre anche credere in lui per avere la vita eterna ed essere risuscitati nell’ultimo giorno. Infatti, tanti lo hanno visto durante la sua vita terrena, ma non tutti hanno creduto in lui. Si crede in lui quando lo si riconosce come il Figlio di Dio, quando si aderisce alla sua parola, quando ci si affida a lui in tutti gli avvenimenti della vita e si è sicuri che ci ama e che ogni nostro bene si realizza soltanto in lui.

Un’anima che vive in questo modo, ha già la vita eterna. E dopo la morte corporale, il Signore Gesù che è disceso dal cielo per fare la volontà del Padre, lo risusciterà, cioè ridarà la vita per sempre anche al suo corpo. Così lo renderà immortale non soltanto nell’anima ma anche nel corpo. È questo il sommo bene che dobbiamo desiderare per noi e per i nostri cari, in particolare per i defunti che oggi vogliamo affidare alla misericordia divina accompagnandoli con le nostre preghiere e i nostri sacrifici.

Preghiamo.
Nella tua bontà, o Padre,
ascolta le preghiere che ti rivolgiamo,
perché cresca la nostra fede
nel Figlio tuo risorto dai morti
e si rafforzi la speranza
che i tuoi fedeli risorgeranno a vita nuova.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Una buona e santa giornata a tutti!

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