di padre Andrea Maria Bello
– Comunità di Genova –
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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 3 novembre 2022.
XXXI settimana del Tempo ordinario.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 15,1-10)
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Abbiamo appena celebrato, come in un dittico, l’opera della Misericordia di Dio, nella vita beata di tutti i Santi che intercedono per noi e nella preghiera di suffragio che la Chiesa innalza per tutti i defunti. Oggi il Vangelo ci ricorda che proprio quest’opera è gioia di Dio, di tutti gli angeli di Dio e di tutto il Cielo! E non solo, ma che noi possiamo anche contribuire a far gioire tutto il Cielo con la risposta della nostra conversione, vivendo della Misericordia che ci è donata!
Sì, perché quella pecora e quella moneta che si perdono parlano di ciascuno di noi e di quello che Dio fa per ciascuno di noi, della realtà, cioè, del nostro essere peccatori, bisognosi di essere cercati, e di Dio che continuamente ci cerca! E la nostra conversione, cari amici, lo sappiamo, non è questione di un attimo ma è fatta di tanti, e direi quasi quotidiani smarrimenti e ritrovamenti! Lasciarsi trovare, lasciarsi prendere sulle spalle, ritornare con Dio là da dove ci siamo allontanati, è vivere la gioia del Cielo!
Preghiamo.
O Dio, Padre buono e grande nel perdono,
accogli nell’abbraccio del tuo amore
tutti i figli che tornano a te con animo pentito;
ricoprili delle splendide vesti di salvezza,
perché possano gustare la tua gioia
nella cena pasquale dell’Agnello.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Una buona e santa giornata a tutti!
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