Caffè di mercoledì 30 novembre 2022

di fra Claudio Grana
– Comunità di Bocca di Magra (SP) –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 30 novembre 2022.

I settimana del Tempo di Avvento.
Festa di Sant’ Andrea apostolo.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4, 18-22).
 
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Il vangelo di oggi nella sua brevità sembra quasi un riassunto, il riassunto di una storia, di un incontro che segna la vita e la missione di questi apostoli. Tanto breve è il raccconto, tanto lunga è la vicenda della vita. Ci colpisce quella parola ripetuta: “subito… lasciarono e seguirono”. Sembra quasi impossibile, se Gesù era a loro sconosciuto. Forse il racconto salta alcuni passaggi, o i discepoli sapevano già chi era Gesù. Non lo sappiamo. Ma notiamo che spesso gli evangelisti sottolineano questo “subito”, sia nel caso delle chiamate, sia nelle guarigioni operate da Gesù.

C’è una pronta risposta, c’è uno slancio interiore, una forza misteriosa che opera, che trasforma, che attrae, che rende pronti e disposti a camminare dietro a Gesù. E’ la sua grazia, cioè l’aiuto, la luce, la forza, la sua vita divina che entra in noi, ci unisce a lui e ci fa camminare insieme a lui. Dietro ad ogni chiamata e ad ogni risposta c’è lui, che ci rende capaci di sentirlo e di seguirlo.

Ci viene spontaneo domandarci dov’è oggi questo fascino e questa azione interiore di Gesù che muove le persone verso di lui. Tanti non lo conoscono, tanti lo rifiutano, tanti lo considerano un mito del passato. Eppure possiamo cercare e trovare anche tanti segni della sua presenza e tante opere grandi che lui compie nelle persone. Anche noi stessi l’abbiamo sperimentato almeno qualche volta nella nostra vita, ad esempio nel momento del suo perdono che ci rifà nuovi e ci dona la gioia di riprendere il cammino con lui.

Di fronte a una cultura lontana dal vangelo, non lasciamoci prendere dal pessimismo, ma rimaniamo attaccati a Gesù e alle cose belle che lui ci dona. Vengono in mente le parole dalla grande narrativa di Tolkien: “Nella storia, piena di oscurità e di pericoli, dopo che succedono tante cose brutte, deve arrivare un nuovo giorno, e il sole splenderà più luminoso. Abbiamo molte occasioni per tornare indietro, ma possiamo andare avanti se siamo aggrappati a qualcosa… c’è del buono in questo mondo, è giusto combattere per questo”.

Fuori dal linguaggio della fiaba, e ritornando al vangelo, c’è un tesoro nascosto, c’è una voce che ci parla, una presenza che ci passa accanto… C’è ancora oggi quella bellezza del vangelo che affascina e che ci trascina a seguire Gesù. Rimaniamo aggrappati a lui, con la stessa prontezza e fiducia degli apostoli. Sant’Andrea, che oggi festeggiamo, ci aiuti nel nostro cammino.

Preghiamo.
Umilmente ti invochiamo, o Signore:
il santo apostolo Andrea,

che fu annunciatore del Vangelo
e guida per la tua Chiesa,
sia presso di te nostro perenne intercessore.

Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Una buona e santa giornata a tutti!

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