di padre Paolo Galbiati
– Comunità di Arenzano (GE) –
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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 9 dicembre 2022.
II settimana del Tempo di Avvento.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11, 16-19).
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È indemoniato. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
Oggi Gesù cerca un paragone per spiegare l’atteggiamento di “questa generazione”: quella contemporanea a lui, certamente, ma anche la nostra, sempre contemporanea a lui. Infatti, il rischio davanti a cui Gesù ci pone, perché possiamo riflettere e stare attenti, è quello di non reagire, di non rispondere, di non fare delle scelte davanti alle sollecitazioni della grazia di Dio.
Il Signore Gesù utilizza il paragone dei bambini che sgridano i compagni, capricciosi e pigri, i quali vogliono essere lasciati in pace e non stanno mai al gioco: infatti rifiutano un atteggiamento e anche il suo contrario, criticano una proposta e anche l’altra.
I canti di gioia che invitano alla danza simboleggiano l’opera di Gesù, la sua comunione conviviale con i peccatori. Le lamentazioni indicano il Battista e la sua vita ascetica. Entrambi hanno incontrato il rifiuto di “questa generazione”.
Anche noi oggi possiamo cadere in questo tranello, in questo atteggiamento anche comodo di non rispondere agli stimoli della grazia che sempre ci spinge a cambiare, a fare delle scelte per Dio e per il bene dei fratelli.
Chiediamo al Signore di essere aperti alla grazia di Dio, di avvertire i suoi richiami, di rispondere ai suoi inviti, per esclamare con San Paolo: “La grazia di Dio in me non fu vana; la grazia di Dio non mi abbandona”.
Preghiamo.
Rafforza, o Padre, la nostra vigilanza
nell’attesa del tuo Figlio,
perché, illuminati dalla sua parola di salvezza,
andiamo incontro a lui con le lampade accese.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Una buona e santa giornata a tutti!
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