Caffè di martedì 10 gennaio 2023

di padre Davide Sollami
– Comunità di Arenzano (GE) –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 10 gennaio 2023.

I settimana del Tempo Ordinario.

Dal Vangelo secondo Marco (1, 21b-28).

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Cosa ci faceva un indemoniato nella Sinagoga? Possibile che partecipasse zitto e buono alla preghiera, come se niente fosse? Chissà quante parole, discorsi e commenti avrà ascoltato… per nulla disturbato. Ma appena sente la Parola, quella di Dio, non quieta più. La Parola di Gesù è differente. Non lascia in pace il male che, se prima non si era fatto sentire, ora addirittura grida: “Sei venuto a rovinarci?”. Satana sa bene che Gesù è il Santo di Dio e che può rovinare il suo progetto. L’indemoniato si rivela un gran chiacchierone. Ma Gesù con il male non ci parla e, severo, gli dà ordini: “Taci ed esci”. Il Demonio obbedisce, ma anche quando esegue, il Diavolo agisce da Diavolo, e fa soffrire, straziando quell’uomo finché finalmente se ne va lasciandolo in pace.

Gesù insegna come uno che ha autorità, mica come tutti gli altri. Da dove gli viene questa autorità? Tutti se lo chiedono. Al di là del suo potere divino, a livello umano viene anche dalla sua coerenza. Gesù fa quello che dice e dice quello che fa. E i testimoni delle sue parole sono i fatti. Pensiamo al discorso delle beatitudini: tutte concordano meravigliosamente con la vita, la passione e la risurrezione di Gesù. Non basta sapere tante cose. Non serve “saperne una più del diavolo”. Serve trasformare il Vangelo in vita.

Iniziamo la nostra giornata con la Parola di Dio, potente contro il Male, e accogliamola perché purifichi la nostra vita. Da cosa dobbiamo purificarci? Gesù lo sa. E un po’ lo sa ognuno di noi. Che la sua presenza non lasci tranquillo il male che ancora abita la nostra giornata.

Il Vangelo di Marco, che è forse il più antico, scritto probabilmente sotto la direzione di Pietro, inizia con la liberazione di un indemoniato nella sinagoga. Sembra che Marco e Pietro vogliano dirci: togli quello che, zitto zitto, non va bene nella “tua sinagoga”.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci cambiare il Vangelo ascoltato in vita vera.

Preghiamo.
Signore Gesù, che hai parlato con autorità
e sei venuto a mettere fine alla potenza del male,
libera il nostro spirito e il nostro corpo da tutto ciò che li rende schiavi.
Posseduti dal tuo Spirito, canteremo la tua vittoria,
tu che sei il Santo di Dio, per i secoli dei secoli. Amen.

E su tutti voi, amici del Caffè Carmelitano, invoco la benedizione di Dio.
Buona giornata a tutti!

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