Caffè di giovedì 19 gennaio 2023

di fra Francesco Palmieri
– Comunità di Genova –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 19 gennaio 2023.

II settimana del Tempo Ordinario.
Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 3, 7-12).

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Il brano del Vangelo di oggi descrive una situazione all’ordine del giorno per Gesù, durante i suoi tre anni di ministero: assediato dalla folla che chiede guarigione, egli è costretto a salire su una barca per non rimanere schiacciato.

Gesù risana volentieri chi si rivolge a lui, ma la sua missione consiste innanzitutto nell’inaugurazione del Regno di Dio, attraverso la costituzione della Chiesa, cioè di una comunità di persone che è talmente unita a lui, da appartenere al suo medesimo Corpo. Ciò che fa la differenza tra una folla e una comunità è la fede in lui. La folla è un’accozzaglia di persone che chiede qualcosa per sé, e che, una volta soddisfatta nel suo desiderio, ringrazia più o meno cortesemente e ritorna alla vita di prima. Chi appartiene a una comunità, riconosce Cristo come garante di unità tra i vari membri, che tra loro sono talmente concordi da chiamarsi fratelli. Ciò che dona loro forza nelle prove della vita è Gesù stesso e il rapporto con Lui, coltivato nella fede.

Per passare dalla folla alla comunità ci vuole tempo, vicinanza con Gesù, ed è necessario pure giungere alla croce. È dinanzi al sacrificio totale di Cristo che sgorga dal cuore l’atto di fede, ed è dal suo petto squarciato che nasce la Chiesa.

Nonostante che dicano la verità su Gesù, definendolo “figlio di Dio”, gli spiriti impuri sono da lui zittiti perché, così facendo, essi non fanno altro che interrompere questo cammino di fede che la folla è chiamata a intraprendere. Svelando tutto subito, non viene rispettata la libertà naturale dell’uomo ad aderire a Cristo, vengono bruciate le tappe e viene compromesso il legame tra Dio e l’uomo.

Maria, Madre nostra, prendici per mano nel cammino verso Gesù, e sorreggici soprattutto quando non capiamo e quando siamo nella prova.

Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno,
che governi il cielo e la terra,
ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo
e dona ai nostri giorni la tua pace.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Buona giornata e buon anno a tutti voi!

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