Caffè di martedì 24 gennaio 2023

di padre Vojtech Kohut
– Comunità di Arenzano (GE) –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 24 gennaio 2023.

III settimana del Tempo Ordinario.
Memoria di San Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa.
Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani.

Dal vangelo secondo Marco (3, 31–35).

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

L’evento narrato dall’evangelista Marco può urtarci, e non poco: “Come? La Vergine Maria agiva forse – insieme agli altri parenti – in contrasto con ciò che faceva Gesù?”. Eppure anche gli altri evangelisti sinottici, Matteo e Luca, riferiscono lo stesso episodio e con espressioni molto simili.

A un primo livello, ciò può essere relativizzato dal fatto che i tre evangelisti parlano, in realtà, in termini molto “neutri”: la madre di Gesù e i suoi parenti semplicemente “cercano” Gesù (così Marco), vogliono “parlargli” (così Matteo) o vogliono “incontrarlo” (così infine Luca). Con serenità si può, dunque, escludere un motivo simile a quello, menzionato invece dal solo Marco poco prima, quando riferisce il caso dei parenti di Gesù – probabilmente diversi da quelli del brano di oggi – allo scopo di “prenderlo, perché dicevano: “È fuori di sé” (3,21). Non è, dunque, niente di simile a un intervento della famiglia per difendere il proprio onore, che sembrerebbe minacciato dal comportamento esagerato di Gesù.

La domanda inquietante però rimane: “Cosa volevano da Gesù i suoi parenti, venuti da lui con sua madre? Si può ipotizzare un motivo valido della loro visita?”. Credo che una soluzione plausibile possa essere la seguente: Gesù si muove nella loro regione, ma non viene a Nazareth. E loro, soprattutto sua madre, desiderano vederlo, averlo per un po’ di nuovo tra di loro… Sentendosi dire dove si trova attualmente, vanno a cercarlo. E la reazione di Gesù, che – con loro sorpresa – non li fa entrare né esce fuori per salutarli, non vuole essere un segno di disprezzo, ma semplicemente – con tanta delicatezza – un messaggio importante: “Non sono più tuo, mamma, ora appartengo alla missione affidatami dal Padre. Se avrò occasione, senz’altro passerò dalle vostre parti e vi farò visita, ma ora devo dedicarmi all’annuncio del Regno di Dio”.

Possiamo naturalmente pensare ad altre soluzioni. Ma la cosa più importante è questa: nessuno dei tre evangelisti ha sentito il bisogno di precisare il motivo dell’arrivo dei parenti di Gesù. Tutti invece concordano nel riferire la risposta di Gesù il quale, come tante altre volte, sfrutta questa occasione per annunciare il vangelo. Ed è ciò che più importa nel brano odierno, per gli stessi ascoltatori di Gesù, per i suoi familiari, compresa la Vergine Maria, ed è importante anche per noi: ciò che decide sulla vicinanza o meno di Gesù alle persone, non sono i legami di sangue, ma la realizzazione della volontà del Padre: “Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.

Anche noi, carissimi, possiamo diventare fratello, sorella, e persino la madre di Gesù, generandolo in noi e negli altri. Conosciamo la strada.

Preghiamo.
O Dio, per la salvezza delle anime
hai voluto che il vescovo san Francesco di Sales
si facesse tutto a tutti:
concedi a noi, sul suo esempio,
di testimoniare sempre nel servizio ai fratelli
la dolcezza del tuo amore.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Benedetta giornata a tutti voi, amici nel Signore.

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