di padre Carlo Cencio
– Comunità di Arenzano (GE) –
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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 21 aprile 2023.
II settimana del Tempo di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,1-15)
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Gesù compì due volte il “segno”/miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. In questo caso si era vicino alla Pasqua e si trovavano tra le rocce aride oltre il lago di Tiberìade. Si vede bene che Gesù non pensava solo a predicare, ma anche alle necessità del corpo: quella gente aveva fame.
E cominciò a parlare con Filippo per rendere tutti gli Apostoli sensibili a quel problema. Si mise in movimento anche Andrea, fratello di Pietro, e trovò un ragazzo che aveva cinque pani e due pesci. Li portò a Gesù dicendo: “ma che cos’è questo per tanta gente?”. Gesù vedendo che gli Apostoli si stavano interessando di tutto, ordinò loro di fare sedere quella folla sull’erba. Poi rese grazie al Padre… ordinando agli Apostoli di distribuire alla gente i pani che lui spezzava e i pesci…
Siccome gli uomini erano circa cinquemila, le donne e i bambini erano certo di più, ci volle un po’ di tempo per arrivare a tutti. Però tutti furono sazi. Gesù raccomandò agli Apostoli di raccogliere gli avanzi e ne fecero un cesto per uno. La gente cominciò a dire: questo è il grande profeta, prendiamolo e proclamiamolo re… Ma Gesù scomparve sul monte per rimanere solo solo.
Possiamo notare qui l’abbondanza del dono e il conivolgimento di tutti gli Apostoli nella solidarietà e nel bene. Si vede che Gesù non cercava gloria terrena, ma solo quella del Padre. Grazie.
Preghiamo.
O Dio, speranza e luce di chi ti cerca con cuore sincero,
donaci di innalzare una preghiera a te gradita
e di esaltarti sempre con il servizio della lode.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
Buona giornata a tutti voi!
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