Caffè di domenica 7 maggio 2023

di padre Marcello Bartolomei
– Comunità di Bouar – S. Elia (Rep. Centrafricana) –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 7 maggio 2023.

V settimana del Tempo di Pasqua.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 1-12)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

Il Vangelo di oggi fa parte dei discorsi di Gesù durante l’ultima cena. Con questi discorsi, possiamo dire che Gesù anticipa il “dopo resurrezione”, preparando i suoi apostoli ad affrontare il grave momento di prova della sua passione e della sua morte. Con questi discorsi, Gesù invita i suoi apostoli a non fermarsi a guardare i fatti contingenti, ma ad innalzare lo sguardo verso la meta ultima alla quale tende la vita di Gesù e anche la nostra vita.

E qual è questa meta? È la vita con Dio, la vita eterna. Gesù ci dice che lui stesso è la Vita, ed è lui stesso la Via che conduce a questa Vita Eterna, Via che è la via della Verità: Gesù Via, Verità e Vita. Gesù ci invita quindi a guardare in alto, pur dovendo vivere su questa terra, come ha vissuto lui. Ma occorre avere il cuore unito a Gesù e, come lui, al Padre suo. Non dobbiamo guardare solo le cose della terra, affannarci per esse, come fa il maiale che ha sempre il muso che annusa e raspa per terra.

Gesù dice di andare a prepararci un posto nella casa del Padre nostro, dove ora Gesù ci aspetta, pur essendo sempre con noi fino alla fine dei tempi. Dicendo che lui, Gesù, è la Via, la strada che ci aiuta ad andare a occupare il posto che ci attende, egli vuol dire che non solo ci indica il cammino e la meta, ma è anche colui che ci accompagna. In che modo? Con la sua grazia, con il suo Spirito, con il suo Vangelo, grazia che ci viene elargita con i sacramenti.

Egli è la Verità che ci illumina attraverso il suo Vangelo, la Parola di Dio, l’insegnamento affidato agli apostoli, ai Vescovi loro successori e al Magistero della Chiesa. Gesù ha promesso e inviato il suo Spirito per crescere nella verità. La Chiesa, cioè noi tutti, continuiamo a compiere la missione di Gesù: in parole, cioè la dottrina, e in opere di santità e di carità. Ognuno di noi ha il suo dono o carisma da far fruttificare, secondo la specifica vocazione personale. La Chiesa è come un grande giardino con tanti fiori, dal più umile al più splendente.

Un rischio da evitare è quello di vivere non un vero contatto personale con Gesù, ma vivere come una massa amorfa, come un operaio che dopo aver timbrato il cartellino, fa il suo lavoro senza mai incontrare il suo datore di lavoro, ma solo il capo-ufficio o il capo-cantiere.

Chiediamo a Maria e a tutti i santi, nostri fratelli, di poterli raggiungere per godere con loro i frutti della Risurrezione e Redenzione di Gesù.

Preghiamo.
(preghiera di don Tonino Bello)
Signore, tu mi hai chiamato

ad annunciare la tua Parola.
Aiutami a vivere di te,
e a essere strumento della tua pace.
Assistimi con la tua luce,
perché i fratelli trovino in me
un testimone credibile del Vangelo. Amen.

Una buona e santa giornata a tutti!

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19/21 maggio: Incontro Amici del “Caffè”

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