di padre Lionello Giraudo
– Comunità di Bocca di Magra (SP) –
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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 15 maggio 2023.
VI settimana del Tempo di Pasqua.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,26 – 16,4)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando verrà il Paraclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della Verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto”.
Carissimi fratelli e sorelle, oggi Gesù vuole rassicurarci per quanto riguarda il nostro futuro, anche se quello che dice non pare troppo rassicurante. Dobbiamo però ammettere che prove e tribolazioni non mancano mai nella vita, e non è ignorandole o pensando di averle eliminate che ci si arriva preparati per affrontarle… La società del benessere ci ha un po’ anestetizzati, facendoci credere che “va tutto bene!”, immagine illusoria di un mondo illusorio, fondato sulla pubblicità commerciale e su effimere protezioni sociali. Purtroppo la realtà non è così! L’esperienza ci ha fatto toccare con mano quanto siamo fragili e quanto questa fragilità, nel nostro modo mondano di vivere, aumenti!
Gesù nel vangelo non addolcisce la durezza delle prove che ci attendono, non sminuisce la realtà della sofferenza che ci tocca nella vita, ma ci dà un compagno di viaggio e una forza soprannaturale: il Paraclito, lo Spirito Santo! Purtroppo molte volte siamo noi a dimenticare questo dono formidabile che Gesù ci ha fatto. Certo, con l’abitudine che abbiamo all’usa e getta, qualche volta l’abbiamo invocato e non è stato sufficiente, ma non è così che funziona.
Lo Spirito Santo è “Dominus et vivificans”: è Signore e dà la vita! Non possiamo relazionarci a lui come a un tecnico che ci risolve i problemi. Dobbiamo sottometterci alla sua Signoria, vivere costantemente in suo ascolto, familiarizzare con lui che è la guida della nostra vita, e imparare a ricevere da lui la vita! Questo richiede di vivere la nostra relazione con lo Spirito Santo sempre, anche quando va tutto bene e pensiamo di non averne bisogno.
Con questo Dono, Gesù ci inserisce in un nuovo modo di vivere, il vivere da “figli”, costantemente uniti al Padre nell’Amore che è lo Spirito Santo, occupati a compiere la sua volontà! In questo modo arriveremo all’ora delle difficoltà pronti non ad eliminarle, ma a comprenderle e viverle per quello che sono: nuove occasioni per glorificare il Padre ed essere da lui glorificati!
Preghiamo.
Donaci, Dio misericordioso,
di sperimentare in ogni momento della vita
la fecondità della Pasqua
che celebriamo nei santi misteri.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
A tutti voi l’augurio di una buona giornata, nella pace di Cristo Risorto!
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