di padre Carlo Cencio
– Comunità di Arenzano (GE) –
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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 19 maggio 2023.
VI settimana del Tempo di Pasqua.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,20-23a)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Immaginiamoci con Gesù e gli apostoli seduti, o quasi sdraiati su dei sofà, attorno a un tavolo basso e ricoperto di tutto ciò che era servito per l’ultima cena. Gesù durante quella famosa cena ha parlato e continuava a parlare della sua partenza verso il Padre. Ecco la frase che mette in difficoltà gli Apostoli: “Un poco e non mi vedrete più, e ancora un poco e mi rivedrete“. Non era una frase enigmatica, ma voleva semplicemente dire: fra poco morirò e sarò sepolto, quindi non mi vedrete, ma poco dopo risorgerò e quindi mi rivedrete. Ricorda agli Apostoli che si rattristeranno e piangeranno per la sua morte, ma poco dopo quella tristezza si cambierà in gioia per la sua risurrezione. Infatti tutto questo è avvenuto dal pomeriggio del venerdì al mattino della domenica di Pasqua. Tutto si è compiuto in poco tempo anche dall’eternità e per l’eternità.
Ora noi conosciamo molti particolari della sua passione e della sua morte, come le varie manifestazioni della sua risurrezione con le apparizioni alle donne, agli Apostoli o ai discepoli di Emmaus… perché gli evangelisti ci hanno raccontato tutto. Egli paragona quest’ora e quella della donna che dà alla luce il suo bambino: c’è dolore e la grande gioia!
Per noi ora è più facile capire, per gli Apostoli era più difficile perché le cose dovevano ancora avvenire. Ma furono contenti per l’annuncio dell’allegrezza che non li avrebbe più abbandonati… e così è nei nostri cuori ancora oggi.
Preghiamo.
Esaudisci, o Padre, le nostre preghiere,
perché con l’accoglienza del Vangelo
si compia in ogni luogo la salvezza
acquistata dal sacrificio di Cristo,
e la moltitudine dei tuoi figli adottivi
ottenga la vita nuova promessa da lui, Parola di verità.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
Buona giornata a tutti!
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