Caffè di sabato 30 aprile 2022

Sabato della II settimana di Pasqua.
di padre Lorenzo Galbiati.

Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 30 aprile 2022.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3, 31-36).

Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Lasciamo risuonare nel nostro cuore il testo del vangelo che la liturgia oggi ci presenta. Sembra descrivere bene le nostre giornate e le nostre vite. Ma, tra le righe, ci consegna anche un dettaglio, un segreto, oserei dire “l’ingrediente” decisivo perché le nostre giornate giungano sempre a lieto fine nonostante tutto.

L’esperienza che ci accomuna ci permette di dire che, non raramente, tutto si fa di nuovo buio attorno a noi («Venuta intanto la sera»; «Era ormai buio»), le acque non sono calme («il mare era agitato, perché soffiava un forte vento»); il Signore sembra assente («Gesù non li aveva ancora raggiunti»).

Ma c’è di più. I discepoli sì trovano al centro del lago («Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia»): in una situazione “sospesa”: troppo lontani dalla riva di partenza per tornare indietro, troppo lontani dalla meta per raggiungerla…

Come non riconoscerci in loro!? Siamo al centro della vita, perché la vita la vogliamo vivere in pienezza ma non sappiamo da che parte girarci. Le acque iniziano a spaventarci, la terra sotto i piedi ci viene a mancare…

Ma per chi crede nel Signore Risorto inizia a farsi largo la certezza che Lui non ci abbandona («videro Gesù che camminava sul mare»). Ma anche qui la paura sembra fare da padrona… occorre che Gesù parli perché il mare agitato fuori e nel cuore dei discepoli si plachi («Sono io, non abbiate paura!»).

La presenza e la parola di Gesù hanno il potere di donare pace e serenità al nostro cuore e alla nostra quotidianità. Ci è chiesto “l’ingrediente” decisivo («Allora vollero prenderlo sulla barca»).

Sì, è necessario accogliere Gesù ma soprattutto voler dare ascolto più a Lui che al mare agitato che ci mette in crisi. È il dono che chiediamo oggi: aiutaci Signore a riconoscerti presente accanto a noi, a far risuonare la tua parola e custodire la tua presenza dentro di noi.

Preghiamo.
O Dio, che nei misteri pasquali
hai aperto ai tuoi fedeli la porta della misericordia,
volgi il tuo sguardo su di noi e abbi pietà,
perché, seguendo la via della tua volontà,
per tua grazia non ci allontaniamo mai dal sentiero della vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Una buona e santa giornata a tutti!

padre Lorenzo Galbiati
Comunità di Loano (SV)

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2° incontro Amici del Caffè (27/29 maggio)

al Monastero Santa Croce di Bocca di Magra (SP)

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