Martedì della V settimana di Pasqua.
di fra Gian Paolo Aguas.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 17 maggio 2022.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 27-31).
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
Il Signore con queste parole si sta per congedare dai suoi, rassicuradoli che sarebbe tornato. Alle volte succede che, nel momento più bello della nostra vita, le persone che contano tanto partono senza preavviso, lasciandoci alla sprovvista. Sono cose che nemmeno immaginiamo, eppure accadono. Il Signore stava preparando i suoi discepoli alla sua dipartita, agli avvenimenti che dovevano compiersi, ma essi non erano ancora pronti. Così capita anche a noi : quante sono le situazioni incalcolate e impreviste! Ma questa è la realtà.
Il Signore avvisa i suoi amici perché potessero ricordarsi delle sue parole e perché potessero avere fede. Per questo motivo il Signore dona la pace, ma non lo fa con i nostri miseri canoni. Gesù agisce in modo propedeutico. Alcuni possono pensare: Signore, non vedi che disastro sta causando la guerra? Perché se preghiamo per la pace non ci esaudisci?
Il Signore potrebbe farlo tranquillamente, ma in questo modo non impareremmo a distaccarci dal nostro egoismo, dal nostro io. Per questo i doni che fa non sono congrui alle nostre aspettative, ma anzi, vanno ben al di là! Egli vuole che prima di tutto ci fidiamo di Dio, perché Egli accoglie tutte le richieste, ma Lui sa quando e come esaudirle. Inoltre, se impariamo ad affidarci al Padre come ha fatto Gesù, possiamo ricevere non solo quello che chiediamo e di cui abbiamo bisogno, ma riceveremo molto di più, perché Dio ci ama!
Il Signore lo ha dimostrato concretamente che, se ci si tuffa nelle mani del Padre, si troverà la vera libertà. Chiediamo al Signore che ci doni la sua pace, perché possiamo comprendere che le fatiche quotidiane che viviamo non sono nulla rispetto all’amore eterno di Dio. Se abbiamo accolto il giogo dolce e il peso leggero di Gesù, allora chiediamo che lo Spirito Santo possa aiutarci ad agire sempre secondo il volere del Padre.
Preghiamo.
O Padre, che nella risurrezione di Cristo tuo Figlio
ci rendi creature nuove per la vita eterna,
dona a noi, tuo popolo, di perseverare nella fede e nella speranza,
perché non dubitiamo che si compiano le tue promesse.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
Una buona e santa giornata a tutti!
fra Gian Paolo Aguas
Comunità di Bangui (Rep. Centrafricana)

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2° incontro Amici del Caffè (27/29 maggio)
al Monastero Santa Croce di Bocca di Magra (SP)

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