Martedì della X settimana del Tempo Ordinario.
Beata Anna di San Bartolomeo, carmelitana.
di fra Régis Temanda.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 7 giugno 2022.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5, 13-16).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.»
Qualcuno dice che nell’antichità il sale aveva quasi lo stesso valore dell’oro, al punto che veniva addirittura usato per pagare i soldati. E il termine salario sembra derivare proprio da questo uso. Si tratta di un’interessante testimonianza di quanto il sale sia importante nella vita umana. Delle diverse virtù del sale, vorrei sottolinearne due che ci potrebbero aiutare a meditare la portata del detto di Gesù: «Voi siete il sale della terra…».
Il sale innanzitutto dà sapore al cibo. E lo fa non con ostentazione né rumore, ma nel silenzio e nella discrezione. Anzi, è scomparendo, che il sale rende saporiti i nostri piatti. I cristiani sono sale della terra nella misura in cui operano il bene scomparendo, cioè quando agiscono non per il proprio vanto, ma per trasmettere agli altri il sapore della vita. Il nostro sapore, lo sappiamo, altro non è che Gesù Cristo. Di conseguenza, più sono unito a Gesù nella preghiera, nella meditazione della sua parola e nella carità, più la mia vita dà sapore alla terra.
Il sale serve inoltre a preservare i cibi dalla decomposizione. Noi siamo il sale della terra in quanto portatori di una buona notizia, cioè della vittoria del bene sul male, della possibilità di una vita nuova, incorruttibile ed eterna in Gesù Cristo. Siamo sale della terra quando diffondiamo attorno a noi la speranza di un mondo migliore: giusto, pacifico e fraterno.
«Voi siete la luce del mondo». La luce ci fa vedere la bellezza del creato. Opera della luce è anche guidare i passi, aiutandoci in questo modo ad evitare ostacoli sulla nostra strada. La luce vera è Cristo. Ma se sono abitato da Cristo, anch’io, per la sua virtù, posso diventare luce per gli altri. Essere luce del mondo significa essere servitori e testimoni della verità. E’ aiutare il mondo a riconoscere la menzogna e a rifiutarla, a saper distinguere il vero dal falso, il bene dal male.
Come mangiando un cibo saporito o ammirando un bel paesaggio non si pensa al sale né alla luce, così faccia il Signore che il mondo, vedendo le nostre opere buone, glorifichi non noi che le compiamo, ma il Padre nostro che è nei cieli, unica fonte di ogni bene.
Preghiamo.
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
Una buona e santa giornata a tutti.
fra Régis Temanda
Comunità di Genova

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