Tisana carmelitana dell’ 11-7-22

“Tisana carmelitana”
Pensiero serale
per la novena alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.

Cari amici,
prosegue la novena alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Ogni sera i frati carmelitani ci faranno compagnia con aneddoti e insegnamenti semplici, in forma di dialogo o intervista, tratti da alcuni santi carmelitani. E’ un aiuto per vivere questi nove giorni di preparazione e preghiera.

Trascrizione dell’audio inviato agli iscritti su Whatsapp e Telegram.

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Quinto giorno

con Santa Teresa di Gesù Bambino (di Lisieux)

Dialogo tra Giovanni e Francesco.

G: Francesco, mentre camminiamo, vuoi che ti racconti ancora della vita di S. Teresina?
F: Sì, ma se era una suora di quelle sempre chiuse che non escono mai, non è che avrà fatto chissà quali esperienze.

G: Pensa che a 14 anni affrontò un lungo viaggio dalla Francia a Roma. Tu sei già stato a Roma?
F: Certo! Per la partita dell’Italia. E il prossimo anno andrò all’Isola di Sumba con gli amici.

G: Eh, non è proprio la stesso tipo di viaggio… Lei fece un vero e proprio pellegrinaggio dal Papa per avere il permesso speciale di entrare subito in clausura, prima dell’età prescritta. Passò anche a Milano, Venezia, Padova, Bologna, Napoli, Pompei, Assisi, in Svizzera e, ovviamente, a Parigi. Qui visita la chiesa di “Nostra Signora delle Vittorie” e scrive una pagina di un candore bellissimo:

Arrivati a Parigi, cominciammo subi­to a visitarla. Il nostro caro Babbo si stancò per farci piacere, e così in quattro e quattr’otto vedemmo tutte le meraviglie della capitale. Per me ne trovai una sola che mi rapisse, e fu «Nostra Signora delle Vittorie». Ah, quello che ho provato ai piedi di lei, non lo saprei dire… Le grazie che mi concedette mi commossero tanto profondamente che soltanto le lacrime espressero la mia felicità, come nel giorno della prima Comu­nione… La Santa Vergine mi fece sentire che era stata proprio lei a sorridermi e guarirmi.

F: Il sorriso di Maria su di lei sembra aver avuto l’effetto di una medicina.
G: Pensa che Teresina non sapeva ancora che suo papà, Louis, anche lui Santo, quattro anni prima, quando teresina aveva dieci anni, aveva fatto una novena alla “Madonna delle Vittorie” perché Teresina guarisse.

F: Continuiamo a leggere.
G: “Ho capito che vegliava su me, che ero sua figlia, e così potevo chiamarla soltanto «Mamma», per­ché questo nome mi pareva ancor più tenero che quello di «Madre». Con quanto fervore l’ho pregata di custodirmi sem­pre e di attuare presto il mio sogno nascondendomi all’ombra del suo manto verginale! Era questo uno dei primi desideri di bambina”.

F: La chiamava sempre “Mamma” perché sua madre era morta giovane. Comunque Teresina era già santa fin da bambina!
G: Aveva un cuore puro! Ascolta come continua:

Crescendo, avevo capito che nel Carmelo avrei potu­to trovare davvero il mantello della Santa Vergine, e verso quella montagna fertile tendevano tutti i miei desideri. Supplicai ancora Nostra Signora delle Vittorie di allonta­nare da me tutto ciò che avrebbe potuto offuscare la mia purezza; non ignoravo che in un viaggio come quello d’Italia ci sarebbero state molte cose atte a turbarmi; soprattutto perché non conoscevo il male, temevo di scoprirlo, non avendo ancora sperimentato che «tutto è puro per i puri», e che l’anima sem­plice e retta non vede male in nulla, poiché in realtà il male esiste soltanto nei cuori impuri e non negli oggetti insensibili. Pregai anche san Giuseppe affinché vegliasse su me; fin da quando ero bimba avevo avuto per lui una devozione che si confondeva col mio amore per la Madonna. Ogni giorno dice­vo la preghiera: «O san Giuseppe, padre e protettore dei ver­gini»; così intrapresi senza timore il mio viaggio lontano, ero protetta così bene che mi pareva impossibile aver paura”.

PADRE: Siete diventati amici voi due, eh? Di che cosa stavate discutendo lungo la via?
F: Padre, lo sapeva che “Tutto è puro per i puri?”

P: E questa chi ve l’ha insegnata?
G-F: Santa Teresina!

G: non vediamo l’ora di arrivare in cima.
P: Bravissimi! L’uomo non può pensare alla propria vita se non come a un pellegrinaggio. Lasciamoci condurre per mano sul Monte Carmelo da Maria… fino alla vetta del Monte che è Cristo Signore.

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Liturgia e canti
per la Madonna del Carmelo

Tre giorni
al Santuario di Arenzano

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