XXIV settimana del Tempo Ordinario.
Memoria della Beata Vergine Maria addolorata.
di padre Andrea Maria Bello.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 15 settembre 2022.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 25-27).
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Quasi due mesi fa’, il 16 luglio, festa della Madonna del Carmelo, al salmo responsoriale abbiamo pregato così: “Ti seguiremo dovunque ci condurrai, Vergine Maria!”. Il vangelo di quel giorno così bello e solenne, in cui tutta la famiglia carmelitana onora Maria Madre e Sorella, è lo stesso di oggi, e questo mi colpisce: Maria è il dono dei doni, frutto della passione d’amore di Gesù, Figlio del Padre!
Ogni persona che la accoglie tra i propri beni come il bene più caro, così come ha fatto l’evangelista Giovanni, impara a viverne la figliolanza e si lascia condurre dovunque da lei: una Madre così attenta e premurosa per il bene di ciascun figlio! In più, da vero suo figlio, impara a custodire nel proprio cuore ogni parola di Gesù, a interiorizzarla e a farla diventare stile di vita in un abbandono fiducioso e profondo alla Volontà del Padre.
Quell’abbandono lo scopriamo nel Cuore stesso della Madre, ed è rivelato in queste sue parole: “Ecco la serva del Signore, sia per me secondo la tua parola” (Lc 1,38); “Qualunque cosa dica a voi, fatela!” (Gv 2,5). Qualunque! Dovunque! Oggi, cari amici, sul Calvario, la Madre ci vuole con lei, vicini a lei, a contemplare il dono del Figlio e a partecipare del suo dolore e della sua passione. Il Figlio ci vuole con lui, vicini a lui, per ricevere il dono di Maria, la Madre, e perché possiamo fin da subito farci prossimi al suo essere addolorata, come veri figli che la accolgono, la amano, e che così ora la pregano:
(Dalla sequenza “Stabat Mater”)
O Madre, sorgente di amore,
fa’ che io viva il tuo martirio,
fa’ che io pianga le tue lacrime.
Fa’ che arda il mio cuore
nell’amare il Cristo-Dio,
per essergli gradito.
Ti prego, Madre santa:
siano impresse nel mio cuore
le piaghe del tuo Figlio.
Uniscimi al tuo dolore
per il Figlio tuo divino
che per me ha voluto patire.
Con te lascia che io pianga
il Cristo crocifisso
finchè avrò vita.
Restarti sempre vicino
piangendo sotto la croce:
questo desidero.
O Vergine santa tra le vergini,
non respingere la mia preghiera,
e accogli il mio pianto di figlio.
Fammi portare la morte di Cristo,
partecipare ai suoi patimenti,
adorare le sue piaghe sante.
Ferisci il mio cuore con le sue ferite,
stringimi alla sua croce,
inebriami del suo sangue.
Nel suo ritorno glorioso
rimani, o Madre, al mio fianco,
salvami dall’eterno abbandono. Amen.
Una buona e santa giornata a tutti.
padre Andrea Maria Bello
Comunità di Genova

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