XXIX settimana del Tempo Ordinario.
Festa di San Luca evangelista.
di padre Lionello Giraudo.
Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 18 ottobre 2022.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 10 ,1-9).
In quel tempo il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo ai lupi; non portate borsa, né sacco, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa! Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: È vicino a voi il regno di Dio!
Carissimi fratelli e sorelle, oggi è la festa di San Luca evangelista, e facciamo prima di tutto gli auguri a tutti quelli che portano questo nome. Luca era un medico, convertito al cristianesimo e collaboratore dell’apostolo Paolo. Ci ha lasciato il terzo dei vangeli canonici, e questo fa di lui un grande apostolo, che continua ancora oggi ad annunciare con i suoi scritti la Buona Novella di Gesù Cristo. Naturalmente il vangelo di oggi è appropriato per questa festa e ci lascia un messaggio di grande speranza. Gesù stesso si preoccupa della continuità del suo annuncio e della sua opera di salvezza. L’annuncio del Regno di Dio, i doni della pace e della guarigione sono il segno dei nuovi tempi, inaugurati con la Risurrezione di Gesù. Gesù trasferisce ai suoi apostoli e discepoli i suoi stessi poteri… anzi, assicura: farete cose più grandi di me!
La Chiesa, nonostante i limiti e le manchevolezze dei suoi componenti, è il frutto di questa preoccupazione di Gesù! In questo senso, la dottrina cattolica ha sempre insegnato che “fuori della Chiesa non c’è salvezza” … naturalmente questa dottrina non va intesa come necessità di possedere un certificato di adesione, ma, come ci insegna il Concilio Vaticano 2°, si può appartenere al corpo come all’anima della Chiesa, invisibile, ma più grande! L’importante è capire che la Chiesa è stata istituita da Gesù come strumento universale di Salvezza, per cui non ha senso cercare una via di salvezza fuori della Chiesa o contro la Chiesa. Cerchiamo piuttosto di essere sensibili all’invito di Gesù: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate… Andate!” Cosa dice a te questo suo invito?
Preghiamo.
Signore Dio nostro, che hai scelto San Luca
per rivelare al mondo con la predicazione e con gli scritti
il mistero della tua predilezione per i poveri,
fa’ che i cristiani formino un cuor solo e un’anima sola,
e tutti i popoli vedano la tua salvezza.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
A tutti voi l’augurio di una buona e santa giornata!
padre Lionello Giraudo
Comunità di Bocca di Magra (SP)

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