di padre Andrea Frizzarin
– Comunità di Arenzano (GE) –
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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 7 novembre 2022.
XXXII settimana del Tempo Ordinario.
Beato Francesco Palau, carmelitano.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17, 1-6).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
Gli scandali, gli inciampi, sono inevitabili. Quest’oggi ce lo ricorda anche Gesù nel Vangelo. Lo scandalo è anche nelle nostre comunità. E quante volte ne facciamo l’esperienza. Siamo sempre pronti ad alzare il dito, fare un commento, sparlar male del fratello perché agisce in maniera differente con quello che pensiamo noi o che ci sembra non corretto secondo i nostri metri di giudizio. È facile condannare il male negli altri perché si vede benissimo, ma forse questo male è annidato nel nostro cuore e condannando l’altro mi sento bravo io… Ma Dio che fa? Accetta lo scandalo. Sa che possiamo sbagliare e non credo vada a tagliare la mano al ladro che cerca di rubare o provi ad impedire che avvenga uno scandalo. Dio è Misericordia e nel proseguo del brano evangelico invita anche noi ad essere strumenti di perdono e misericordia. È colui che accoglie tutti anche gli scandali sapendo che la comunità è fatta di santi e di peccatori in cammino. Chi sono io per giudicare il fratello che Dio ha salvato? Gesù però non scende a patti con il male. Per nulla. Il male dello scandalo ricade su di Lui. La croce è il grande scandalo e su di essa Dio si presenta come il bestemmiatore, il maledetto, l’abbandonato da Dio: è lo scandalo assoluto. Egli porta su di se il male del mondo. Gesù durante la sua vita non ha avuto paura di dare scandalo ai potenti, agli scribi, ai sommi sacerdoti, presentando un volto di Dio che meravigliava tutti. Non ha dato però scandalo ai piccoli, nel senso evangelico del termine. A volte per noi le cose sono all’opposto: si scende a patti con il potente di turno per non scandalizzarlo ed essere politicamente corretti, mentre con i più piccoli facciamo la voce grossa e ci ergiamo a dominare. E questo Vangelo di oggi, continua a scandalizzarci? Il suo messaggio e la sua croce ci sono di inciampo? Che il Vangelo resti per il nostro cammino il libro più scandalistico che ci sia!
Preghiamo.
Dio onnipotente e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
Buona giornata a tutti voi.
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