Caffè di martedì 22 novembre 2022

di fra Matteo Colzani
– Comunità di Torino –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 22 novembre 2022.

XXXIV settimana del Tempo Ordinario.
Memoria di Santa Cecilia, vergine e martire.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21, 5-11).

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Se cerchiamo di capire il motivo per cui ci accadono tante cose, leggendo tra le righe del presente che viviamo, possiamo certamente incorrere in due rischi da cui ci dobbiamo ben guardare. Prima di tutto ci può capitare o ci possiamo trovare ad attendere con tutti noi stessi una cosa o una persona… sbagliata. Il risultato, oltre che prendere una grande cantonata, è che ci resta un grande vuoto dentro.

Oppure possiamo incorrere in un altro pericolo: vivendo dell’emotività di ciò che accade, ci facciamo prendere dalla paura. Il risultato, oltre che non andare mai in profondità delle cose che viviamo, è che finiamo per prendere le decisioni sbagliate.

Vale la pena allora chiedersi veramente: io cosa sto attendendo? Che cosa cerco nelle mie giornate? Queste cose mi danno un segno che vale la pena vivere appieno la mia esistenza? Se tutto passa, anche le pietre del bel tempio di Gerusalemme che sono crollate, che cosa resta veramente?

Ciò su cui noi possiamo contare veramente è solo il Tempio vivo, Gesù Cristo risorto, colui che ci rivela l’amore del Padre, unico amore veramente affidabile. A noi è chiesta la fiducia di metterci nelle sue mani senza mai stancarci, anche nelle prove. Ce lo insegnano i martiri, come Santa Cecilia, che hanno messo l’amicizia con Gesù al di sopra di tutto, anche della vita terrena, certi per grazia che la vita vera ci attende in pienezza nel Regno dei Cieli.

Preghiamo.
O Dio, che ogni anno ci allieti
con la memoria di santa Cecilia,
concedi che i mirabili esempi della sua vita
ci offrano un modello da imitare
e proclamino le meraviglie
che Cristo tuo Figlio opera nei suoi fedeli.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Una buona e santa giornata a tutti!

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