Caffè di lunedì 3 aprile 2023

di fra Francesco Palmieri
– Comunità di Genova –

***

Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 3 aprile 2023.

Settimana santa.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12, 1-11)

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

L’episodio della morte di Lazzaro e quello in cui Maria di Betania profuma i piedi di Gesù si intrecciano per ben due volte all’interno del Vangelo secondo Giovanni. Quando viene narrata la morte e la successiva rianimazione di Lazzaro, si parla della sorella Maria come di colei che avrebbe poi cosparso di olio profumato i piedi di Gesù. Nel brano odierno invece si parla del soggiorno del Maestro presso gli amici di Betania, e – mentre viene descritto l’episodio dell’unzione – viene ricordato anche il fatto del miracoloso ritorno alla vita di Lazzaro.

Come afferma lo stesso Gesù, l’olio con cui vengono cosparsi i suoi piedi preannuncia la sua imminente sepoltura. Allo stesso modo, la rianimazione di Lazzaro testimonia l’onnipotenza divina del Messia e annuncia la sua risurrezione.

Questi due episodi – oltre a preparare al mistero pasquale di Gesù – hanno un altro punto in comune: che creano scandalo. Giuda Iscariota si scandalizza per lo spreco dell’olio costoso, mentre Lazzaro – per il fatto che è di nuovo vivo per opera di Gesù – è di scandalo ai farisei. Chi si oppone e reagisce male all’affetto di Maria o alla vita di Lazzaro ha in partenza il cuore indurito nei confronti di Gesù, e forse ciò che maggiormente nutre in queste persone la rabbia sono proprio l’amore e la fiducia dimostrati a lui da parte di coloro che lo amano.

Nel suo caso particolare, Lazzaro è stato riportato in vita, sì, per essere segno della prossima risurrezione di Cristo, ma anche in virtù della sua personale amicizia con lui. Tale rapporto d’amicizia gli ridona la vita, e – allo stesso tempo – agli occhi del mondo lo rende meritevole di morte.

Ma Gesù ci guarisce e ci accompagna nel cammino della vita, perché un giorno possiamo giungere a vederlo faccia a faccia, e a quel punto ringrazieremo anche delle prove, delle persecuzioni e della morte stessa, perché ci hanno portato infine ad appoggiare la nostra fronte sul suo petto, per sempre.

Preghiamo.
(dalla preghiera a Gesù adolescente di P. Massimiliano Fontana)
O Gesù, mio Signore e mio Amico, che riempi e dai forza al mio cuore, (…)
Dai costanza al mio sì generoso anche nelle più piccole cose,
perché arrivi pian piano a sentire come tutto di me ti appartiene.
Compi in me il progetto d’amore che tu e il Padre avete su di me!
Gesù, guidami sulla tua strada, nulla mai mi allontani da te,
fammi apostolo, tuo messaggero e strumento del tuo amore.
O Gesù, sono tuo per sempre: tu sii sempre il re del mio cuore! Amen.

Buona giornata a tutti voi!

***

Ricevi ogni mattina il testo del Caffè sulla tua email:

***

Visita i nostri siti:

***

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: