Caffè di domenica 9 aprile 2023

di padre Davide Sollami
– Comunità di Arenzano (GE) –

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Buongiorno, cari amici, con il caffè carmelitano di oggi, 9 aprile 2023.

Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 1-9)

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Bisognerebbe svegliarsi sempre così, con la gioia della Pasqua, con la buona notizia da annunciare. Questo è il giorno che risveglia la nostra fede. Il primo mattino dopo il grande sabato ci riporta al primo giorno della Creazione, quando Dio creò la luce! Siamo all’inizio di una nuova creazione.

Maria di Màgdala va al sepolcro quando ancora è buio. Tutto parla di assenza. Manca la luce e manca il corpo di Gesù. Poi la Maddalena corre. Annuncia la Risurrezione? No, è spaventata e porta un messaggio preoccupante: qualcuno ha portato via Gesù! Non fa nemmeno un accenno alla pietra rotolata via.

Due discepoli decidono di andare a vedere: sono Pietro, colui che tra tutti ha il primato della fede, e il discepolo amato, quello che ha il primato dell’amore. È Giovanni, ma possiamo dire che sia ogni discepolo coinvolto nell’affetto di Gesù. Anche noi possiamo immedesimarci nell’ “altro discepolo”.

Giovanni corre più di Pietro solo perché è più giovane? Il Vangelo ci suggerisce che l’amore arriva prima della conoscenza e dell’esperienza. È l’amore a dare forza alla sua corsa. Giovanni non entra, aspetta il “garante” della tradizione. Nessuno può entrare da solo nel sepolcro. Abbiamo bisogno di farci condurre, accompagnare dalla comunità. L’evangelista descrive una fede a due velocità: quella di Pietro, cauto e ponderato, e lo slancio entusiasta di Giovanni che “entrò, vide e credette”. Questa frase è talmente telegrafica da sembrare il “veni, vidi, vici” di Giulio Cesare.

La pietra tolta, i teli posati, il sudario ancora arrotolato. Tre indizi fanno una prova? I dettagli non mancano, ma non bastano. Non si può credere alla Risurrezione per ragionamento. Che cosa significa che i due discepoli vedono le fasce, come sgonfiate, e il sudario che era sul capo arrotolato attorno alla testa e ora giace lì accanto ripiegato?

Una tradizione ebraica racconta che il sudario piegato ha a che vedere con una dinamica quotidiana tra padrone e servo. Dopo che era stata preparata la tavola, il servo rimaneva ad aspettare fuori dal campo visivo del padrone fino a che questi non aveva terminato di mangiare. Il padrone quindi si alzava, si puliva le dita e la bocca, appallottolava il tovagliolo e lo lasciava sulla tavola. Il tovagliolo appallottolato voleva dire “ho finito”. Se si fosse alzato e avesse lasciato il tovagliolo piegato al lato del piatto, il servo non avrebbe osato toccare la tavola, perché lasciare il telo piegato avrebbe significato: “tornerò!”.

E infatti Gesù torna! Torna a farsi riconoscere dai discepoli di Emmaus, ritorna e precede i suoi in Galilea, ricompare per far toccare a Tommaso i segni della passione, arriva per una nuova pesca miracolosa, viene per donare lo Spirito Santo agli Apostoli, riappare sulla via di Damasco per San Paolo…

Cristo ha vinto la morte, è risorto!

Preghiamo.
O Padre, che con il mistero pasquale hai acceso in noi la speranza,
concedi a noi, che celebriamo la risurrezione del Signore,
di rinascere nella luce della vita.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Cristo è risorto! A tutti l’augurio di una buona e santa Pasqua!

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